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giovedì 7 dicembre 2023

Alpi Apuane, il XII congresso nazionale di Legambiente delibera contro l’apertura delle nuove cave

 


 

Alpi Apuane, il congresso nazionale di Legambiente delibera contro l’apertura delle nuove cave

La denuncia dell’associazione ambientalista: “sulle Apuane stiamo assistendo ad una peculiare declinazione dell’estrattivismo”

Firenze, 5 Dicembre- La tutela delle Alpi Apuane come patrimonio ambientale, storico e culturale minacciato dalla pressione antropica, in particolare dalle attività estrattive, è stata al centro anche del XII Congresso Nazionale di Legambiente, tenutosi a Roma dal 1 al 3 dicembre scorsi. L’associazione ambientalista ha accolto questa questione come propria vertenza nazionale, attivando tutti i propri livelli associativi perché vengano assunte iniziative di natura istituzionale e di mobilitazione che mettano fine alla devastazione di questo ecosistema unico e ricco di biodiversità.

Si denuncia lo sfruttamento predatorio della montagna portato avanti dalle imprese. Infatti, delle oltre 5 milioni di tonnellate estratte ogni anno solo il 20 per cento è utilizzato come pietra ornamentale mentre il restante viene destinato ad usi industriali, la maggior parte ridotto a polvere di carbonato di calcio, destinata ad esempio alla produzione di vernici, alla fibra di legno nella carta, oppure viene utilizzata per fare i dentifrici.

A nulla sembrano valere le nuove formulazioni dell’art 9 e dell’art 41 della Costituzione, visto che oggi gli imprenditori, purtroppo per voce di alcuni amministratori pubblici, stanno chiedendo l’apertura di nuove cave persino all’interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane.

Nelle aree più prossime alle zone urbanizzate, questa particolare forma di consumo del territorio genera poi un concreto e rilevante rischio idrogeologico e di inquinamento dell’acquifero. E mentre dei profitti beneficiano pochissimi e ristretti gruppi imprenditoriali, i costi vengono fatti ricadere interamente sulla collettività che già subisce un depauperamento del proprio patrimonio.

Per noi, in Toscana, la questione apuana è da sempre una delle vertenze prioritarie dell’associazione; – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e responsabile nazionale paesaggio del cigno verde – per questo, prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno che ha preso l’associazione tutta nel momento più alto della sua discussione politica. Tanto più rilevante e significativo come impegno, in una fase in cui la comunità del Parco Regionale paventa invece la modifica del Piano Integrato per permettere l’apertura di nuove cave all’interno del perimetro dell’area protetta. Una prospettiva sciagurata e deludente, che avverseremo con forza da subito”

La mozione Apuane, presentata dai circoli apuani e versiliesi e sottoscritta da due componenti della Segreteria Nazionale uscente (Antonio Nicoletti, responsabile parchi e biodiversità e Fausto Ferruzza, responsabile paesaggio), è stata integralmente assunta nella Mozione Politica conclusiva del XII Congresso Nazionale di Legambiente.

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Ufficio Stampa di Legambiente Toscana | Monica Pelliccia

Via Giampaolo Orsini 44 - 50126 Firenze

lunedì 23 ottobre 2023

SEMINARI "DIAMO SPAZIO ALLA NATURA" AUTUNNO 2023

 DIAMO SPAZIO ALLA NATURA!

 

Venerdì 27 ottobre inizia il nuovo ciclo di incontri “Diamo spazio alla natura!”


Il circolo Legambiente Versilia organizza tra ottobre e novembre un ciclo di seminari dedicati al rapporto tra la nostra specie ed il resto del mondo naturale, in cui relatori specialisti illustreranno vari aspetti legati a questo tema.

Stiamo vivendo un’epoca piena di insicurezze e di incertezze, disorientati dall'incalzare della crisi climatica e ambientale, economica e sociale, è quindi necessario interrogarsi sulle responsabilità dei problemi e sulle loro possibili soluzioni, sul rapporto tra l’uomo e la natura e sulla necessità di adottare nuovi paradigmi di gestione del Pianeta.

C’è bisogno di rinnovare il patto di convivenza con il mondo che ci circonda, in modo da garantire la nostra sopravvivenza e quella degli altri esseri viventi a salvaguardia delle future generazioni.

Gli incontri si svolgeranno di venerdì alle 21 nelle date del 27 ottobre, 10 e 24 novembre, presso la nuova sede de L’Uovo di Colombo, in via Matteotti 180, Viareggio.

Per ciascun seminario sarà prevista una esperienza sul campo nel sabato successivo, durante la quale verificheremo sul nostro territorio gli argomenti trattati, anche con lo scopo di riflettere su proposte applicative per una migliore gestione delle risorse ambientali.

I seminari si svolgeranno a titolo gratuito, ma è consigliata la preiscrizione dato il numero limitato dei posti; per informazioni ed iscrizioni telefonare a Legambiente Versilia: 389-9231999 , o scrivere a: legambienteversilia@yahoo.it

Il ciclo di incontri è organizzato dal circolo di Legambiente Versilia e realizzato con il contributo del Comune di Viareggio e di iCARE, nell'ambito dell’avviso pubblico 2023 per la selezione di progetti meritevoli provenienti dalle associazioni di volontariato del territorio.


Questi i temi delle serate:


Venerdì 27 Ottobre 2023

TRA LA TERRA E IL MARE

relatore Umberto Mazzantini, Responsabile Mare per Legambiente Toscana

Come gestire le nostre spiagge tra esigenza di fruizione e rispetto di animali e piante che le abitano.


Sabato 28 Ottobre approfondimento sul campo con Umberto Mazzantini


Venerdì 10 Novembre 2023

IL VERDE URBANO – UNA COSA SERIA

relatore Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu

Per una gestione ecologica del Verde Urbano mirata alla conservazione della biodiversità, amica degli alberi e dell’avifauna


Sabato 18 Novembre approfondimento sul campo con Marco Dinetti


Venerdì 24 Novembre 2023

NOI E GLI ALTRI...ANIMALI

relatore Paolo Piacentini, Presidente onorario di Federtrek

E’ possibile avere uno sguardo meno antropocentrico sul mondo che ci circonda?


Sabato 25 Novembre approfondimento sul campo con le guide di Legambiente Versilia


Gli orari ed i ritrovi delle uscite sul campo saranno comunicati in prossimità del sabato prescelto.

sabato 4 febbraio 2023

Legambiente e Wwf: «Il Piano integrato del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli è da rifare

 


 

PARCO DI MIGLIARINO – SAN ROSSORE – MASSACIUCCOLI:

Un Piano Integrato da rifare!

Di fronte a una crisi climatica senza precedenti, che vede un’accelerazione dei fenomeni estremi e sta trascinando gli ecosistemi verso un punto di non ritorno; e di fronte alla crisi della biodiversità, con la perdita continua e inarrestabile di specie biotiche fondamentali per l’equilibrio della vita sulla Terra, gli organismi internazionali, dall’Unione Europea all’ONU, raccomandano una estensione consistente delle Aree Protette in ogni regione del globo.

La Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030, in particolare, raccomanda di estendere al 30% del territorio terrestre e marino le Aree Protette entro il 2030. Si tratta di raddoppiare il territorio attualmente protetto, cioè di realizzare in pochi anni una politica di conservazione che incrementi il territorio protetto della stessa estensione che questo ha raggiunto in oltre un secolo: una sfida impegnativa e concreta.

È in questo contesto, secondo Legambiente e WWF, che vanno inquadrate le vicende della pianificazione dei Parchi toscani. La cornice nazionale e internazionale impone una decisa accelerazione verso un incremento consistente delle superfici sottoposte a protezione, estendendo i confini dei Parchi a partire dal perimetro attuale e aumentando – sul piano qualitativo – l’efficacia degli strumenti e delle istituzioni deputate alla conservazione della natura.

Se la Regione Toscana arretra invece di avanzare, come pensa di raggiungere l’obiettivo del 2030? Una Regione che non ha istituito nuove Riserve Naturali negli ultimi 10 anni e che ha cancellato le ANPIL, Aree Naturali Protette di Interesse Locale, ponendole al di fuori dei sistemi regionali e nazionali delle Aree Protette, vuole davvero rispondere alle sfide del futuro indugiando nel consumo di territorio e in un modello di sviluppo non più sostenibile?

E se, come nel caso di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, è addirittura il Parco a proporre un arretramento dei confini e una riduzione di quel territorio che ha sapientemente amministrato per oltre 40 anni evitando consumi di suolo, proteggendo non solo la biodiversità ma anche il territorio agricolo e le produzioni di qualità, non c’è il rischio di veder abdicare l’Ente a un ruolo che ha finora ricoperto con grande efficacia? Se si perde il presidio del territorio proprio a partire dalle potestà di un Parco, non c’è davvero speranza per le politiche di conservazione.

Noi vogliamo un Parco più forte, non un parco ridotto e depotenziato. Vogliamo un Parco rafforzato nelle dimensioni e nelle sue prerogative, nelle risorse economiche e nella dotazione di personale. Un Parco che cresca sul territorio e col territorio e non un Parco che arretri di fronte alle pressioni dell’espansione urbanistica e di una “valorizzazione” immobiliare davvero fuori dal tempo.

Per tutte queste ragioni, il Piano Integrato che si sta costruendo non ci piace.

Oggi celebriamo la GIORNATA MONDIALE DELLE AREE UMIDE, ed è ancora più significativo per noi evocare la necessità di un Piano Integrato che sappia proiettare i propri orizzonti fuori dagli attuali confini, coinvolgendo nuovi e più estesi territori, in una politica all’insegna del rispetto e della conservazione delle risorse naturali, che sono un’assicurazione vera e lungimirante sul futuro di tutti noi.

Legambiente Toscana

WWF Toscana