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venerdì 30 gennaio 2009

Iniziativa per la pace

SOLIDARIETA’ e SOSTEGNO

AL POPOLO PALESTINESE

Sabato 31 gennaio a Viareggio in p.za Mazzini

Programma:
ore 15: presidio di informazione e documentazione;
ore 16: interventi;
ore 18: fiaccolata, per 1300 MORTI e 5.300 FERITI, di cui la metà, donne e bambini - il numero dei morti, purtroppo è destinato ad aumentare a causa delle gravi ferite (540).
[In caso di pioggia, alle 17, incontro dibattito in Sala di Rappresentanza del Comune].
Scendiamo in piazza:
PER LA FINE DELL’EMBARGO CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE;
PER DIRE NO AGLI ACCORDI POLITICI, ECONOMICI E MILITARI
TRA ITALIA E ISRAELE;
PER LA FINE DELL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA;
VITA, TERRA E LIBERTA’ PER IL POPOLO PALESTINESE;
A FIANCO DELLA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE;
PER SOSTENERE TUTTE E TUTTI COLORO CHE NEL MONDO, E CORAGGIOSAMENTE ANCHE IN ISRAELE, OPERANO PER LA COSTRUZIONE DI UNA PACE BASATA SUL RISPETTO, DIALOGO, VERITA’ E GIUSTIZIA.

Coordinamento Versiliese “Per fermare il massacro del popolo palestinese” (Comitato a sostegno della resistenza del popolo palestinese - Versilia, Ass. VersiliaPalestina, Arci Versilia, Cgil Versilia, Carc, Lotta e Unità, Berretti Bianchi, CSA Dada Viruz, Centro Sociale SARS, Ass.Dritti dei popoli, PCL Versilia, PRC Viareggio e Pietrasanta, Giovani Comunisti di Viareggio, Studenti x, Sinistra Critica, Legambiente, Scuola per la pace della Provincia di Lucca, Donne in nero, Comitato promotore per la costituente della Sinistra, Laboratorio per la Democrazia, Comitato AntifascistaAntirazzista Versilia, Sinistra Democratica Versilia, Gruppo Consiliare di Sinistra Democratica della Provincia di Lucca, Associazione Unire la Sinistra di Viareggio, Ass. I volti della Pace, Officina 21)

giovedì 22 gennaio 2009

NO al Traforo del Tambura!

Monte Tambura "Sotto al Monte Tambura, la seconda montagna per altezza della catena delle Alpi Apuane, al confine tra la Provincia di Lucca e quella di Massa-Carrara, in pieno Parco Regionale delle Alpi Apuane, il Ministro Matteoli ed il Sindaco di Vagli di Sotto vorrebbero scavare un tunnel di 4,5 km per collegare il Comune di Vagli, nell'Alta Garfagnana, con Resceto, in Versilia. Un'opera dall'ingente impatto sull'ecosistema montano e che arrecherebbe danni non prevedibili agli acquiferi carsici della zona mettendo a rischio portata e/o potabilità delle acque delle sorgenti che alimentano gli acquedotti delle maggiori città della Toscana del nord" (dal comunicato stampa del 21/01/09 di Legambiente Toscana).

Il sistema carsico Tambura-Carcaraia è infatti il maggiore complesso di abissi con ramificazioni comunicanti delle intere Apuane, in collegamento, tra l'altro, con le sorgenti del fiume Frigido e le sorgenti di Equi Terme: il traforo provocherebbe lo sconvolgimento dell'intero sistema carsico ipogeo, con conseguenze che fanno pensare a quello che è già avvenuto con i tunnel del Mugello o sul Gran Sasso, come ha fatto presente Eugenio Casanovi, presidente della sez. CAI Garfagnana.

Ancora dal comunicato stampa di Legambiente Toscana: "Andando oltre l'evidente incompatibilità della scelta sotto il profilo ambientale, l'ipotesi del traforo appare, ad una prima valutazione, poco conveniente anche dal punto di vista politico. Il punto, per Uncem e Legambiente, è che il traforo NON E' UNA PRIORITA' E NON AIUTERA' L'AREA A SVILUPPARSI".

"-La mancanza di grandi arterie di traffico è oggi un vantaggio competitivo per la Garfagnana e la Valle del Serchio – ha dichiarato Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana - gli investimenti pubblici volti a valorizzare la valenza naturalistica e agricola di queste montagne, come i programmi Leader, stanno dando i loro frutti e la zona si sta affermando sempre più come meta per un turismo sostenibile. Tentare invece di omologare quest'area ad una qualsiasi altra zona industriale, senza peraltro alcuna speranza di poterci riuscire, attraverso la realizzazione di un'opera devastante dal punto di vista ambientale, sarebbe irresponsabile.-"

Il costo dell'opera sarà di 25 milioni di euro.
Legambiente e Uncem si chiedono: perchè non investire tale grande somma per migliorare le condizioni della viabilità minore, per potenziare il trasporto pubblico locale e i pulmini scolastici, per aumentare i servizi per i giovani e i presidi sanitari, anzichè utilizzarla per un'unica, ipotetica e devastante grande opera??
Più precisamente, questi soldi "potrebbero essere utilizzati, ad esempio, sulla strada regionale 445 che collega la lucchesia alla lunigiana ed il cui adeguamento richiederebbe circa 15 milioni di euro, oppure sulla modernizzazione della ferrovia Lucca-Aulla, ad oggi un binario unico non elettrificato che con convogli obsoleti collega le due vallate apuane. Più in generale, gli enti locali della provincia di Lucca saprebbero bene come far fruttare quei finanziamenti svolgendo ad esempio servizi di trasporto pubblico locale per collegare le località della vallata o per potenziare quello scolastico, particolarmente oneroso nelle impervie e poco abitate aree montane.[..] Inoltre, quei soldi potrebbero essere utilizzati anche per la messa in sicurezza delle scuole dal rischio sismico, per aumentare i presidi sanitari o i servizi per i giovani".

venerdì 9 gennaio 2009

Cessate il fuoco!


L'operazione "piombo fuso" non è la soluzione.
Basta con l'assedio di Gaza, basta con la violenza, la guerra, il massacro dei civili.
Dopo la strage di Jabalya solo tre ore di tregua al giorno per il passaggio degli aiuti umanitari. Quanti morti dovremo contare ancora?
Uniti a tante altre associazioni e organizzazioni facciamo appello all'Unione Europea e al nostro Governo affinchè concentrino tutti i loro sforzi per imporre il cessate il fuoco da entrambe le parti e il pieno rispetto del diritto internazionale, affinchè cessi questo spettacolo vergognoso e indegno per l'umanità. Non si può rimanere a guardare! Firma l'appello

Inoltre, per l'Italia che non rimane a guardare:
TUTTI E TUTTE AD ASSISI
SABATO 17 GENNAIO ORE 10.00
Il 17 gennaio si terrà infatti un’iniziativa ad Assisi indetta dalla Tavola per la pace per il cessate il fuoco tra Israele e Palestina. Invitiamo tutti a partecipare!
Iniziamo a costruire nelle nostre città, nelle nostre comunità, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, una grande partecipazione per essere in tanti e tante ad Assisi e gridare:
C’è un modo per evitare il massacro di civili. C’è un modo per salvare il popolo palestinese. C’è un modo per garantire la sicurezza di Israele e del suo popolo. C’è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente. C’è un modo per non arrendersi alla legge del più forte e affermare il diritto internazionale.
CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L'AREA
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
FINE DELL'ASSEDIO DI GAZA
PROTEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE
(ACLI, ARCI, LEGAMBIENTE)