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lunedì 30 settembre 2019

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI




Sabato 28 settembre, durante la manifestazione Puliamo il Mondo che si è svolta in Macchia Lucchese, Legambiente Versilia ha denunciato con una ironica protesta l' assurda e triste situazione del Centro Visite del Parco MSRM di Villa Borbone, chiuso ormai dall'inizio dell'anno per la non concessione del rinnovo dell'affitto al Parco, da parte del Comune di Viareggio! vicenda da collegarsi con l'intenzione più volte dichiarata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro di far uscire il comune di Viareggio dal Parco regionale MSRM.

Ecco l'epitaffio funebre che è stato letto davanti ai volontari all'inizio della manifestazione.
 
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PULIAMO IL MONDO - PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Questo lo slogan che accompagna quest’anno la campagna di Legambiente per rendere più vivibile e più bello il territorio in cui viviamo, per creare i presupposti per luoghi vissuti e presidiati da “comunità” vere e coese.
SIAMO ANCORA IN TEMPO!: è l’appello che Legambiente Versilia rivolge al Sindaco Del Ghingaro per riaprire il Centro Visite del Parco a Villa Borbone.
Caro Sindaco, il problema non è uscire dal Parco, ma impegnarsi per dare valore alle ricchezze naturalistiche di Viareggio, in primo luogo utilizzando una struttura che al Comune non costava niente ( anzi gli procurava un’entrata attraverso l’affitto) e che dava la possibilità ai cittadini ed ai turisti di godere al meglio di queste bellezze.
Come i musei di Villa Paolina e la GAMC danno lustro agli aspetti storici e culturali della città, il Centro Visite di Villa Borbone rappresenta la carta da giocare per attrarre coloro che, sempre più numerosi, ricercano spazi qualificati di natura.
Facendo morire il Centro Visite, non ha fatto un dispetto al Parco ed al suo Presidente, ma all’intera città di Viareggio, che Lei amministra.
Il Centro Visite aveva un padre ed una madre, il Comune ed il Parco, noi di Legambiente ce ne siamo presi cura come dei genitori adottivi e l’abbiamo tenuto in vita, con le nostre poche forze ed il nostro amore convinto, anche negli anni in cui i finanziamenti per la sua gestione sono venuti a mancare a causa del blocco dei bilanci del Parco, ma niente abbiamo potuto contro la volontà di soppressione dimostrata da patrigno e matrigna che, per disinteresse e incuria e per ripicca uno contro l’altra, hanno di fatto staccato la spina, esautorando chi avrebbe potuto prendersene cura.
E’ sulle sue spoglie di questa struttura che si gioca il braccio di ferro tra Comune e Parco per rivendicare il proprio potere sul territorio, che dovrebbe essere amministrato con una comunità di intenti, che mai come oggi è venuta a mancare.
Specialmente in un momento drammatico come quello attuale, in cui tutto il mondo si mobilita contro i cambiamenti climatici e le comunità locali sono chiamate a difendere le proprie ricchezze naturali, cambiando i modi di produzione e di consumo, facendo tesoro dei propri spazi verdi e della biodiversità in essi presente, unico pozzo a cui potranno attingere in futuro, Viareggio pensa all’asse di penetrazione e ad uscire dal Parco.
I cittadini amano la Lecciona e la Pineta di Levante, i turisti, ignari, avrebbero diritto di conoscere questi luoghi, tanto belli ed unici quanto trascurati da chi, istituzionalmente, dovrebbe prendersene cura.
Oggi cantiamo il de profundis, ma auspichiamo che “chi può” faccia risorgere a nuova vita il Centro Visite del Parco.
Legambiente Versilia
RICORDITI DI ME,
QUANDO VAI VIA
LUNARDI MI FE’,

DISFECEMI DEL GHINGARO
 
 

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