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martedì 2 settembre 2014

Riflessione sulla pulizia della spiaggia della Lecciona


Il riferimento è agli articoli apparsi sui quotidiani Il Tirreno e La Nazione nei giorni scorsi.


Condividiamo pienamente l’analisi fatta dalla Presidente della cooperativa sociale CREA in merito alla situazione di degrado in cui versa la spiaggia della Lecciona dovuta all'inciviltà di chi la frequenta ed esprimiamo solidarietà nei confronti dei lavoratori della CREA additati come responsabili. L’abbandono di rifiuti è un atto di inciviltà, indipendentemente dal fatto che il servizio di rimozione sia più o meno efficiente.

Tutti gli anni, a fine maggio, Legambiente Versilia organizza alla Lecciona un'iniziativa di volontariato ambientale, “Spiagge pulite”, volta a sensibilizzare i frequentatori della spiaggia e le pubbliche amministrazioni, affinché un bene così prezioso venga opportunamente tutelato. In quell’occasione, vengono rimossi diversi quintali di rifiuti portati dal mare. 

Ma con l’inizio della stagione balneare, nuova immondizia fiorisce come d’incanto sulla spiaggia, lasciata da quelle anime belle che evidentemente ritengono che, purché non sia in casa propria, si possa lasciare in giro di tutto e che qualcuno debba provvedere a farsi carico del loro cattivo comportamento.

E’ evidente che in un ambiente naturale ciò non è possibile ed anche cinque passaggi a settimana degli addetti alla pulizia possono non essere sufficienti a rimuovere una disseminazione di rifiuti di tali dimensioni.

Ad aggravare la situazione, negli ultimi anni, ha contribuito anche l’intensificarsi del numero di bivacchi e happening notturni, più o meno organizzati, che radunano anche un centinaio di persone, a seguito dei quali si ritrovano cumuli di spazzatura indescrivibili.

E’ evidente che, di fronte a simili fenomeni, l’unica soluzione è la prevenzione ed il controllo. Più volte abbiamo segnalato queste situazioni alle autorità competenti, ma spesso senza esiti.

Così come inascoltato è rimasta la nostra richiesta di mettere dei cartelli ammonitori per invitare i frequentatori a non abbandonare rifiuti (dovrebbe essere scontato, ma l’esperienza ci dice che così non è) e per dare indicazioni sui più vicini contenitori che se ne stanno, spesso semivuoti e con rifiuti accumulati all’intorno, sul Vialone, in prossimità degli sbocchi delle passerelle. Pensiamo che questo sia doveroso, soprattutto perché si tratta di un’area protetta, cosa che è ignorata dai più.

Maggiori controlli e sanzioni ai contravventori di queste minime norme di civiltà sicuramente aiuterebbero a migliorare in maniera duratura la situazione.

Viareggio, 27/08/2014
Letizia Debetto
Presidente Legambiente Versilia

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