Il 13 giugno scorso, nella sala convegni dell’APT di Viareggio, si è svolta la tavola rotonda “Parco: un’opportunità di promozione del territorio”, organizzata dall’Ente Parco MSRM, in collaborazione con Legambiente Versilia, per celebrare il trentennale e presentare le ultime pubblicazioni, nonchè per rilanciare le funzioni e il rapporto di questa importantissima area protetta con la città.
Al dibattito, coordinato da Juri Sbrana, consigliere del Parco, hanno partecipato il presidente dell’Ente Parco, Giancarlo Lunardi; l’assessore del Comune di Viareggio Antonio Tedeschi; il vice-presidente della Provincia di Lucca, Patrizio Petrucci; il direttore dell’APT Versilia, Massimo Lucchesi. Sono mancati, invece, il sindaco Luca Lunardini e l’assessore Ciro Costagliola del Comune di Viareggio.
Al dibattito, coordinato da Juri Sbrana, consigliere del Parco, hanno partecipato il presidente dell’Ente Parco, Giancarlo Lunardi; l’assessore del Comune di Viareggio Antonio Tedeschi; il vice-presidente della Provincia di Lucca, Patrizio Petrucci; il direttore dell’APT Versilia, Massimo Lucchesi. Sono mancati, invece, il sindaco Luca Lunardini e l’assessore Ciro Costagliola del Comune di Viareggio.
La prima parte del dibattito si è svolta con un intervento di ogni partecipante in merito alla figura del Parco sul territorio, mentre la seconda parte è stata caratterizzata dalle numerose domande e riflessioni poste dal pubblico in sala e dalle relative risposte da parte dei rappresentanti delle istituzioni.
In particolare, Giancarlo Lunardi ha sottolineato l’importanza dell’area protetta, invitando tutti a chiedersi che cosa sarebbe successo se non fosse mai stata istituita...
Sia Massimo Lucchesi che Patrizio Petrucci hanno riconosciuto l’importanza del Parco, soprattutto come risorsa turistica purtroppo ancora poco conosciuta e valorizzata, e la necessità di migliorare e potenziare l’informazione offerta ai turisti. Tra l’altro, è stata evidenziata l’oggettiva difficoltà della provincia di Lucca di dover convivere con ben tre parchi regionali (quello delle Alpi Apuane, quello dell’Appennino e quello di MSRM), che però, sempre più erroneamente, sono visti come ostacoli allo sviluppo, anziché risorse.
Il Comune di Viareggio, rappresentato da Antonio Tedeschi, ha invece espresso la propria difficoltà nel rapportarsi con l’Ente Parco, non solo per le prospettive contrastanti, ma anche a causa dell’eccessiva burocrazia e della mancanza di dialogo diretto tra le due istituzioni.
Molto diversificati sono stati gli interventi da parte del pubblico presente in sala, dalle richieste di una maggiore cura e manutenzione della pineta di Levante a delucidazioni sul faraonico progetto del nuovo stadio e all’asse di penetrazione; dalla questione sicurezza del Viale dei Tigli alla realizzazione della pista ciclabile come prolungamento di Viale Europa; dalla necessità di far conoscere il Parco ai cittadini e di renderlo aperto e usufruibile a tutti, all’educazione ambientale nelle scuole che –ahimè- secondo alcuni si tratta di soldi spesi male. Il tutto comunque a dimostrare, nonostante la scarsa partecipazione numerica all’evento, della necessità di favorire e replicare momenti come questi, di dialogo diretto tra cittadini e istituzioni.
Nel corso del dibattito Legambiente Versilia, per bocca del suo presidente, Letizia Debetto, ha potuto esprimere la propria posizione, intervenendo soprattutto in risposta all’amministrazione comunale, che vorrebbe che i confini del Parco fossero ridisegnati, a chi non crede nelle aree protette come risorse e a chi vorrebbe trasformare il parco naturale in un parco cittadino.
In questi trent’anni il Parco è sempre stato visto (e continua ad esserlo tutt’ora) come uno spazio da riconquistare su cui costruire, in nome di uno sviluppo e di un beneficio per pochi, a danno di molti. L’Oasi LIPU a Massaciuccoli, che quest’anno, in soli due mesi, ha contato circa 12.000 presenze e in 10 anni ha risollevato le sorti economiche di un intero paese, è invece un chiaro esempio di come la natura possa essere fonte di sviluppo integrato con il territorio e grande attrazione turistica.
Il Parco deve diventare uno spazio fruibile e aperto alle persone, che devono essere le prime a prendersi cura del proprio territorio, ma non bisogna fare l’errore di antropizzare e impoverire quest’unico spazio naturale d’eccellenza che Viareggio possiede, che invece deve essere conservato e al tempo stesso promosso. I parchi cittadini possono essere realizzati ovunque, i parchi naturali no, proprio per la loro biodiversità, la loro ricchezza, la loro eccezionalità, conquistata lentamente nel corso della storia della Terra.
Il Parco deve diventare uno spazio fruibile e aperto alle persone, che devono essere le prime a prendersi cura del proprio territorio, ma non bisogna fare l’errore di antropizzare e impoverire quest’unico spazio naturale d’eccellenza che Viareggio possiede, che invece deve essere conservato e al tempo stesso promosso. I parchi cittadini possono essere realizzati ovunque, i parchi naturali no, proprio per la loro biodiversità, la loro ricchezza, la loro eccezionalità, conquistata lentamente nel corso della storia della Terra.
Legambiente Versilia si auspica quindi che questo spazio sia preservato, valorizzato e al tempo stesso fatto conoscere e rispettare, attraverso l’apposizione di numerosi cartelli, sia in città che all’interno dell’area protetta, e l’apertura di un Centro Visite nella Macchia Lucchese da realizzare a Villa Borbone, dove organizzare visite guidate, progetti di educazione ambientale, laboratori permanenti di attività compatibili con l’ambiente, dove in pratica realizzare quelle famose Porte al Parco, previste dal piano territoriale di coordinamento del 1989. Un Centro Visite come punto di riferimento per i turisti, ma anche un ponte tra i cittadini e l’Ente Parco.
Per questo il dibattito è stato anche occasione per Legambiente Versilia di chiedere che le stanze di Villa Borbone, promesse da tempo dal Comune al Parco per l’istituzione del Centro Visite, siano finalmente assegnate.
Per questo il dibattito è stato anche occasione per Legambiente Versilia di chiedere che le stanze di Villa Borbone, promesse da tempo dal Comune al Parco per l’istituzione del Centro Visite, siano finalmente assegnate.
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