Post in evidenza

giovedì 6 agosto 2009

Via dei Comparini

In seguito all' ultimo comunicato di Legambiente Versilia fatto circolare il più possibile nel web e fuori dal web, nel tentativo di spiegare come stanno realmente i fatti, ma soprattutto in seguito all'articolo de La Nazione, pieno di menzogne e di istigazione alla caccia all'ambientalista, abbiamo ricevuto email, commenti e opinioni di molte persone, alcuni dei quali in positivo, mentre la maggior parte di essi (come era prevedibile) in negativo.
Personalmente, ciò che più mi ha colpito e dispiaciuto è stata (ed è) la totale mancanza di informazione nella maggioranza, l'incapacità di ascoltare (o meglio, di leggere) e al tempo stesso l'arroganza e la presunzione di sapere e avere in tasca la verità delle cose.

Forse il nostro comunicato non è stato molto chiaro, forse non si è capito bene che il giornalista Beppe Nelli nel suo articolo de "La Nazione" del 23/07/2009 ha scritto che Legambiente Versilia ha fatto un esposto sulla manutenzione straordinaria, eseguita in occasione dei funerali di Stato, della stradina sterrata che va dal Palazzetto dello Sport allo Stadio dei Pini e da quest'ultimo a Viale dei Tigli, quando, in realtà, l'esposto riguarda soltanto Via dei Comparini...decisamente ben distante e scollegata dal circuito della cerimonia!
Alla luce di questo articolo gli ambientalisti passano da mancanti di rispetto nei confronti delle vittime della tragedia di Viareggio e, ancora una volta, da insensibili e integralisti. E non solo: sembra che sia per colpa nostra che il Comune dovrà pagare la multa!

Dovrebbe invece essere ben chiaro che se i veri responsabili avessero agito correttamente e legalmente, come si addice a persone mature, responsabili e oneste, ora non ci sarebbe stata nessuna sanzione da estinguere.

Ma perchè così tanto astio da parte di un quotidiano nei confronti di un'associazione di VOLONTARIATO, che si preoccupa della tutela ambientale della propria città? Perchè un giornalista deve scendere tanto in basso e mentire clamorosamente sulla verità dei fatti?
Certo è vero che ormai ricorrere alla menzogna o tacere sul vero, manipolare e strumentalizzare, gettare letame su chi si oppone a certe logiche e creare mostri contro cui dirottare l'opinione pubblica sono armi infallibili e poco nobili, che esistono da sempre, sia a livello centrale che locale, per ottenere scopi altrettanto poco nobili...perchè stupirsi tanto?

Ma perchè l'amministrazione comunale non ha chiesto l'autorizzazione all'Ente Parco? Perchè è dovuta ricorrere ad un'azione tanto scorretta e illegale?
Qualcuno sostiene che si sia spalmato quel bel manto bianco per errore (s'andà bene, si direbbe in viareggino!). Qualcun altro afferma che sia stato materiale in avanzo (complimenti per la capacità di valutazione dell'amministrazione comunale e la spesa oculata e precisa!). Infine, c'è chi sostiene che Via dei Comparini sia stata predisposta come via di fuga per il Presidente della Repubblica. Distanze e fantasia a parte, anche quest'ultima motivazione non regge, in quanto neanche un granello del manto nel pomeriggio del 7 luglio (giorno dei funerali) era ancora presente!

L'esposto contro l'inghiaiatura non autorizzata di via Comparini visto isolatamente potrebbe sembrare un'esagerazione da parte di noi ambientalisti, ammettendo a priori che il manto sia compatibile con l'ambiente circostante (cosa ancora da verificare), ma purtroppo bisogna inquadrare questa azione in una prospettiva più ampia e in un contesto caratterizzato da continui attacchi al parco sferrati su più fronti e in ogni forma possibile, spesso camuffati attraverso belle parole e bei quadretti, che purtroppo sanno confondere e illudere la popolazione (tra tanti, un chiaro esempio qui, da cui forse comprendere meglio ciò che è stato fatto; per non parlare delle osservazioni presentate al Piano di Gestione del parco di certi lor signori cementificatori senza scrupoli che fanno rabbrividire, dei fanta-progetti come il nuovo stadio, Ikea, ecc. ecc.).

Ma poi, perchè noi ambientalisti nonchè cittadini amanti della bicicletta come mezzo di trasporto, dovremmo essere contrari a una risistemazione di vie sterrate? Siamo masochisti desiderosi di sassi e buche (ammesso per assurdo che si possano considerare buche quelle che erano sulla via dei Comparini) o persone attente e seriamente preoccupate per il nostro patrimonio naturale?

Questo post è dedicato a chi vuole riflettere, capire e sapere come stanno veramente le cose, a chi non ha paura di porsi degli interrogativi, a chi non desidera farsi vincere dai pregiudizi, a chi sa ascoltare e a chi possiede una certa dose di umiltà per rimettere in discussione i propri pensieri e le proprie convinzioni. Ma è anche dedicato a chiunque abbia voglia di unirsi a noi nella lotta, nella difesa e nella valorizzazione del nostro territorio.