Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
All’Assessore all’Ambiente, Aree Protette ed Energia Anna Rita Bramerini
All’Assessore all’Urbanistica, Pianificazione del Territorio e Paesaggio Anna Marson
All’Assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori
Ai Consiglieri regionali della Toscana
All’Assessore all’Ambiente, Aree Protette ed Energia Anna Rita Bramerini
All’Assessore all’Urbanistica, Pianificazione del Territorio e Paesaggio Anna Marson
All’Assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori
Ai Consiglieri regionali della Toscana
Oggetto: Legambiente sulla proposta di legge di istituzione dell’Ente “Terre regionali Toscane” e la gestione dell'Azienda agricola regionale di Alberese Tenuta di San Rossore:
− Le Agenzie della Green Economy in Toscana ci sono già e sono i Parchi, basta con
sovrapposizioni e nuovi Enti
− La Regione piuttosto proceda con urgenza alla revisione della Legge Regionale sulle
aree naturali protette e rafforzi il ruolo e l'efficienza dei Parchi.
Egregi Presidente, Assessori e Consiglieri,
in merito alla Proposta di legge d’istituzione dell’Ente Terre regionali Toscane in discussione, esprimiamo tutta la nostra perplessità sulla correttezza ed efficacia del trasferimento della Tenuta di San Rossore e dell'Azienda regionale agricola di Alberese al costituendo Ente.
I territori di Alberese e San Rossore non sono solo tenute agroforestali, ma soprattutto ecosistemi vulnerabili di rilevanza nazionale ed europea, da gestire secondo i principi della Legge quadro sulle aree naturali protette e con gli Enti preposti già esistenti: i Parchi.
Non ritroviamo peraltro negli scopi dell'Ente Terre regionali toscane la necessaria missione di conservazione e divulgazione degli ecosistemi, mentre appare di tutta evidenza che sono “esistenti” due Enti Parco (Migliarino San Rossore Massaciuccoli e della Maremma) che resteranno in essere.
Non capiamo quindi la validità di un'operazione, nata nell'ambito della Legge finanziaria regionale, che avrebbe lo scopo di migliorare l'efficienza economica nella gestione di beni regionali quando, per perseguirlo, prevede la creazione di un nuovo Ente con nuovi costi e inevitabili sovrapposizioni.
Gli Enti Parco non hanno messo in campo una governance efficiente e dinamica per la gestione e valorizzazione di beni regionali? Allora perché non si riformano e si dotano degli strumenti per unire la missione di conservazione e divulgazione della natura agli obiettivi di efficienza economica? Legambiente è convinta che i Parchi vadono migliorati nelle performance e rafforzati nel loro ruolo territoriale, in quanto per loro natura sono già di fatto 'Agenzie per la promozione della Green Economy'.
Allora come mai si tengono al palo dal 2008 progetti di revisione della Legge Quadro regionale sui Parchi invece di riformarli all'insegna del miglioramento delle performance, e nel frattempo si costruiscono invece dispositivi normativi lampo che ne indeboliscono pesantemente il loro già sofferente ruolo?
Per questo Legambiente vi chiede con forza di sospendere l'iter della PdL in oggetto e avviare un'ampia consultazione per addivenire a provvedimenti che garantiscano il rilancio del ruolo dei Parchi Regionali ed il loro miglioramento nell'efficienza economica e di governance dei beni regionali, fermando il trasferimento al nuovo Ente Terre regionali toscane.
Distinti saluti.
Fausto Ferruzza Matteo Tollini
Presidente Legambiente Toscana Responsabile Parchi Legambiente Toscana
Presidente Legambiente Toscana Responsabile Parchi Legambiente Toscana
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