Centro Visite a Viareggio |
La gestione dei Centri Visita e la manutenzione degli ecosistemi delle tre aree, non rientrano più fra le "attività necessarie" del Parco. Non vi rientra l’accoglienza ad oltre 50.000 visitatori annui, fra scuole, famiglie, turisti e volontari, che con la loro presenza hanno determinato ricadute positive sull’economia locale. Massaciuccoli, per esempio, concentra in un piccolo
borgo ben tre ristoranti e altrettante strutture ricettive.
Centro visite a Massaciuccoli |
Senza la garanzia di poter effettuare con continuità le attività di coordinamento e gestione, questi siti difficilmente potranno continuare a funzionare, se non con saltuarie iniziative garantite
unicamente dal volontariato. Un volontariato che sarà chiamato a sostituire servizi professionali di rilevante interesse pubblico, quali la manutenzione attiva e l'apertura alla fruizione di ambienti
Riserva di Cornacchiaia |
Oltre a ciò viene gettato alle ortiche un sistema di sussidiarietà tra l'Ente pubblico e le Associazioni che nel Parco Migliarino S.Rossore Massaciuccoli si è affermato negli ultimi venti anni con ottimi risultati, che vanno ben al di là dei servizi che il Parco richiede alle associazioni in base alle Convenzioni: l'associazione diventa un presidio sul territorio, diventa un'interfaccia tra l'Ente e la popolazione contribuendo ad una crescita sociale e culturale che la sola attività istituzionale non è in grado di garantire.
L’obiettivo degli enti competenti è invece quello di privilegiare le spese d'investimento in immobili
(di cui spesso si attendono decenni per vedere l’utilizzo), trasformando il Parco in una sorta di
immobiliare di un patrimonio sempre più chiuso al pubblico, mentre mancano i fondi per
l'esercizio corrente.
Con l’aggravante della beffa per le associazioni che hanno gestito i Centri Visita: Legambiente a
Viareggio, LIPU a Massaciuccoli e WWF a Cornacchiaia, che nel 2014 hanno mantenuto aperti i
centri a proprie spese, anticipando somme che il Parco sembra oggi non poter restituire. Trovandosi quindi a scegliere fra non pagare i lavoratori che hanno prestato la loro opera fiduciosi nella condivisione con Parco e Regione degli obiettivi di promozione, educazione e conservazione
degli habitat; oppure chiudere le associazioni stesse per ripianare il debito accumulato con i propri
collaboratori.
Un vero capolavoro di ingegneria finanziaria, non c'è che dire! Un'operazione che lascerà in piedi
un Parco sempre più simile a una struttura tecnocratica che rinuncia alla sua mission culturale sulla popolazione, obiettivo fondamentale individuato dalla legge istitutiva e dallo statuto, per
trasformarsi in mero ufficio di programmazione e controllo. Ma non si tratterebbe della morte
stessa del Parco? In tutta sincerità, noi crediamo di sì.
WWF Pisa
Legambiente Versilia
LIPU Massaciuccoli
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia qui il tuo commento. Verrà pubblicato quanto prima possibile. Grazie!