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venerdì 18 giugno 2010

Il Parco sotto attacco...del Parco!

Ebbene sì, a Viareggio, gli attacchi al Parco non vengono solo dai cittadini (passaggio delle auto in Via dei Comparini in mezzo alla Macchia Lucchese di domenica scorsa) o dai gestori dei locali sulle Marine (richiesta musica a tutto volume fino alle 4 di notte, perché fino alle 2 non gli basta), ma anche dal Parco stesso.

Si doveva arrivare al 15 giugno per assistere allo scempio della spiaggia più bella e meglio conservata del Parco!

In barba alle tanto sbandierate linee guida post-Life per la pulizia della spiaggia, in cui si vieta l'uso di mezzi meccanici e rastrellamento nelle Riserve naturali, e agli interventi di volontariato (numerosi) attuati da gennaio scorso per rimuovere i rifiuti spiaggiati, nei giorni scorsi è stata autorizzata dal Parco una pulizia straordinaria, con l'intervento di ben 5 ruspe, nella Riserva della Lecciona.

Secondo la prescrizione, è stato "arato" tutto l'arenile per una profondità di 20 metri a partire dalla zona afitoica ed è stato accumulato il legname spiaggiato a ridosso della duna, lasciando "in via sperimentale" dei tratti di 30 metri (ancora da vedere!) ogni 100 metri.

L'aspetto non è più quello di una spiaggia ma di un cantiere! E' stata fatta piazza pulita di tutte le piante (ed animali annessi) che nel frattempo erano cresciute grazie e tra le ramaglie, dando origine a degli abbozzi di duna in formazione, che avrebbe consentito l'evolversi dell'ecosistema dunale. Il tutto semplicemente perché c'era stata una richiesta da parte del comune di Viareggio e "finalmente" si sono trovati i soldi.
Oltretutto, grazie al fatto che c'erano stati diversi interventi di pulizia da parte di vari gruppi di volontari, avevamo potuto constatare, durante la manifestazione "Spiagge Pulite" da noi organizzata il 30 maggio, che rifiuti residui ne erano rimasti veramente pochi, restavano solo tronchi e ramaglie. Quindi era anche venuta meno la necessità di un intervento a cui non si poteva derogare.
E' evidente che non è stato fatto neanche un sopralluogo per accertarsi della situazione! Inoltre una prescrizione di 20 metri su tutta la spiaggia, senza tener conto che in alcune zone più erose ciò ha significato arrivare fino al piede della duna, è veramente una cosa inqualificabile.

Ora, con che faccia dovremmo andare ad invitare i volontari a future iniziative, spiegando loro ed alle scuole che hanno partecipato al progetto di educazione ambientale l'importanza di intervenire manualmente per non rimuovere piante e semi, proteggere le dune dall'erosione, non alterare l'equilibrio ambientale e consentire la nidificazione a specie rare e protette come il fratino?

Invito tutti quanti a bersagliare di telefonate ed e-mail i responsabili di questa "bella" politica di salvaguardia ambientale!

Letizia Debetto
(Presidente Legambiente Versilia)

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