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martedì 15 giugno 2010

Traffico veicolare sulla Vietta dei Comparini

Al Sindaco del Comune di Viareggio
Al Presidente dell’Ente Parco MSRM
Al Direttore dell’Ente Parco MSRM
E p.c. agli organi di stampa

In relazione all’episodio verificatosi nel pomeriggio di domenica 13 giugno, quando a seguito di deflusso contemporaneo di tutti i turisti presenti sulla Marina di Levante, una parte dei veicoli a motore è transitata dalla Vietta dei Comparini, nel tratto chiuso al traffico che attraversa il bosco, si chiede di sapere se, come riportato dalla stampa locale, non ci sia stata nessuna autorizzazione in merito da parte degli enti da Voi presieduti e se si sia trattato invece di una forzatura da parte di alcuni automobilisti, i quali in tal caso ci auguriamo siano stati opportunamente sanzionati.

Abbiamo avuto occasione più volte, in passato, di segnalarVi il rischio di una tale evenienza a causa di uno scarso controllo e di un’altrettanto carente cura nella verifica della effettiva chiusura dei varchi di accesso alla Macchia Lucchese o Pineta di Levante che dir si voglia, sovente aperti e quindi facilmente violabili, per cui ci chiediamo se non sia da ravvisare in tale evento anche un’omissione di atti d’ufficio da parte degli organi preposti.

Non ci dilungheremo sui motivi di salvaguardia ambientale e tutela della biodiversità (trattasi di Sito di Importanza Comunitaria) per cui deve essere prestata la massima attenzione al rispetto di tali divieti d’accesso ai mezzi motorizzati (esclusi quelli di soccorso ed antincendio), al fine di evitare lo scempio di un luogo di così alto valore naturalistico e favorirne invece una fruizione corretta.

Cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito a prendere in considerazione l’ipotesi di accesso limitato e numero chiuso per i veicoli sulle Marine di Levante e Torre del Lago, così come avviene in altri Parchi Naturali, quali quello della Maremma, in cui la tutela degli aspetti paesaggistici ed ambientali è prioritaria e garantita da un accesso controllato di bagnanti e visitatori, secondo modalità che tengano conto delle capacità di carico del territorio, in dipendenza dei limiti fisici e della fragilità dello stesso.

Quanto verificatosi domenica scorsa ha messo bene in evidenza il limite oggettivo per le auto sulle due marine ed il punto di frattura nella coesistenza fra un simile modello di fruizione turistico-balneare e la salvaguardia ambientale.
La realizzazione di parcheggi scambiatori in prossimità degli accessi alla città, serviti da adeguati mezzi di trasporto (bus navetta, bici a nolo), consentirebbe invece ai turisti di godere di una vacanza più salubre e meno stressante, ai viareggini di non dover subire un simile assedio e al nostro ambiente di non essere violentato durante i fine settimana e nel periodo estivo: quando avremo distrutto i nostri boschi e i nostri parchi, che rendono unica la Versilia, cos’altro potremo offrire di così speciale ai nostri visitatori?
In attesa di cortese riscontro alla presente, porgiamo distinti saluti.

Letizia Debetto
(Presidente Legambiente Versilia)

1 commento:

  1. Lascio il commento che ho condiviso anche su Viareggiok.
    Condivido pienamente l'intervento doveroso di chi, come Letizia, si impegna continuamente in prima persona per proteggere l'ambiente, a differenza di gente che è capace solo di criticare, ignorando il problema. Forse qualcuno non ha chiaro che cos'è un'ecosistema, quanto tempo impiega a crearsi e come si fa a distruggerlo in poco tempo con mezzi invasivi com'è stato fatto in questo caso. Dico, non siamo mica a Napoli dove si deve togliere l'immondizia dalla strada!! Mi preoccupa inoltre chi si accontenta solamente perchè i segni delle ruspe non si VEDONO ora, anche se si faranno SENTIRE sicuramente per molto tempo, e che ora il problema è risolto perchè crescono delle belle piantine grasse in quel punto!! Ma forse non si rende conto che magari PRIMA in quel punto si era formato un'ecosistema (guardi la parola sull'enciclopedia) che ora viene minacciato dalla crescita delle sue belle piantine grasse che sono magari anche infestanti!!
    Oltre a ciò non riesco veramente cosa è passato nella testa dell'Ente Parco che ha acconsentito ad un intervento così dannoso e perchè non è intervenuto in tempo utilizzando un sistema diverso, più ecocompatibile e più equilibrato.


    Ambra Sargentini

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